Francesco Mele - anno scolastico 2011-2012
Francesco Mele - 12-05-2012
Alcuni studenti della mia scuola mi hanno chiesto informazioni sulle possibili opzioni che hanno riguardo a tali test. Ho deciso allora di rendere palesi le mie considerazioni in modo che ognuno possa decidere e scegliere in modo libero e consapevole, sulla base di quello che pensa di questi test. Quest'ultimo è l'aspetto che più mi sta a cuore come educatore: ogni volta che si deve operare una scelta è bene farsi un'idea propria sulla questione in modo che la decisione possa essere il più possibile personale e frutto di un confronto di idee a favore e contro una certa tesi. Per questo motivo vi invito a documentarvi sulla bontà o meno del metodo INVALSI leggendo pareri favorevoli e contrari, in modo da potervi fare un'idea vostra e scegliere nel modo il più possibile libero.
Francesco Mele - 05-03-2012
Car* tutt*
di seguito troverete la relazione illustrativa che abbiamo inviato insieme all'emendamento ai componenti delle commissioni interessate di Camera e Senato.
Sono contenute le ragioni che ci hanno portato alla formulazione dell'emendamento e per le quali vi rinnoviamo l'invito a firmare.
Come vedrete nella relazione si afferma quanto sia importante per noi la valutazione interna (autoanalisi e autovalutazione di istituto) resa obbligatoria dalla L 59/97 - ma che solo poche scuole fanno - e che vede coinvolti tutti gli attori del processo educativo - docenti, studenti, genitori, non docenti, dirigenti - in una "riflessione sistematica ... sulle pratiche professionali esistenti come primo passo di un processo di miglioramento" (adattato da progetto ISIP - OCSE CERI - 1982-86).
Francesco Mele - 13-02-2012
Una nuova genia di educatori si aggira per le lande della Contea di Mutina, li chiamano ormai "i vendicatori" e fondano il loro credo pedagogico su un disinvolto utilizzo della cosiddetta "didattica coattiva" che vede la ritorsione (una volta in volgare la chiamavamo vendetta) come strumento privilegiato per educare le giovani generazioni.
Questa innovativa filosofia pedagogica che sta prendendo piede in alcune delle nostre scuole, vede tra le illuminate figure di riferimento una coppia di presidi/gladiatori della nostra Contea, di cui andare decisamente orgogliosi, che ripescano direttamente dalla cultura dell'Impero i fondamenti della loro visione dell'educazione: tutti i mezzi sono buoni per piegare la volontà e la resistenza di giovani riottosi e ribelli che si permettono di volgere il loro sguardo fuori dal tranquillo percorso pensato per loro dalla scuola, dai libri di testo, dai loro docenti illuminati. Un guardare e ricercare altrove che può rivelarsi molto pericoloso per il futuro dell'intera società civile.